Ricordiamo i giovani della ROSA BIANCA
a 79 anni di distanza ricordiamo La Rosa Bianca o Weiße Rose, il nome di un gruppo di studenti, esistito dal giugno 1942 al febbraio 1943, che persero la vita a causa della loro opposizione non violenta al regime nazista.
La Rosa Bianca o Weiße Rose è il nome di un gruppo di studenti, esistito dal giugno 1942 al febbraio 1943, che persero la vita a causa della loro opposizione non violenta al regime nazista.
A farne parte erano studenti tedeschi cristiani tra cui Hans School e sua sorella Sophie Scholl, Alexander Schmorell, Cristoph Probst, Will Graf e Kurt Huber, un loro professore.
I ragazzi, poco più che ventenni, a Monaco di Baviera, persuadevano i tedeschi ad adottare una forma di resistenza diversa dal regime nazista tramite opuscoli. Si trattava di un movimento non violento e passivo. Ma proprio mentre erano in procinto di divulgare il loro settimo opuscolo la Rosa Bianca fu vittima della Gestapo.
I componenti della Weiße Rose credevano nella non violenza e speravano che l’Europa si sarebbe rifatta ai canoni federali lottando con loro per i principi di tolleranza e giustizia, pilastri della fede cristiana. Purtroppo, questi valori non ebbero la meglio sul regime nazista e nemmeno sugli oppositori ad esso.
La loro “caduta” iniziò il 18 febbraio 1943, quando Sophie Scholl e Hans si recano all’Università con 1500 copie del sesto volantino della Rosa Bianca da distribuire senza alcun permesso. Quel giorno un impiegato dello stesso edificio li notò e li portò dal rettore per poi essere arrestati. Medesimo fu il destino degli altri componenti del gruppo pochi giorni dopo e di altre ottanta persone che non facevano parte della Weiße Rose ma ne erano lontanamente collegate.
Fino all’ultimo Sophie Scholl e suo fratello sostengono le loro ragioni di dissenso verso il nazismo, sconvolgendo gli stessi funzionari della Gestapo; fino al 22 febbraio 1943 a Monaco, dove vennero condannati e processati. (dal sito sapere.it)